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Digital disruption: gli innovatori di successo usano un approccio “combinatorio”!


10 July 2015


La ricerca “Digital Vortex: How Digital Disruption is Redefining Industries”,  rilasciata di recente dal Global Center for Digital Business Transformation, indaga le sfide e le opportunità della digital disruption e rappresenta un primo passo del DBT Center in un percorso che durerà cinque anni, coinvolgendo l’IMD (International Institute of Management Development), Cisco e un ecosistema di altre organizzazioni partner.

Il termine “Digital Vortex” descrive la forza trainante creata dalla digitalizzazione in tutti i settori, e il modo in cui le aziende sono inevitabilmente portate verso il centro di questo fenonemo.

Il report evidenzia come gli effetti della digital distruption abbiano il potenziale di cambiare le carte in tavola per gli incumbent (aziende dominanti nei diversi mercati) e modificare radicalmente i mercati, più velocemente di qualsiasi altra forza nella storia.

Lo stato attuale della digital disruption e le prospettive per i diversi settori economici sono stati analizzati con un questionario somministrato a 941 business leader di 12 settori in 13 paesi: Italia, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Messico, Russia, Regno Unito e Stati Uniti.

Dai risultati emerge che la digital disruption farà perdere la propria posizione a circa il 40% degli operatori incumbent in ognuno dei 12 settori analizzati, entro i prossimi cinque anni.

Nonostante questo dato, il 45% delle aziende non crede che la digital disruption sia un fenomeno che meriti di essere portato all’attenzione del board di direzione.

Il Global Center for Digital Business Transformation, che si occupa sia di digital disruption sia di formazione,  rappresenterà per gli executive chiamati a occuparsene una piattaforma per comprendere perché affrontare il viaggio verso la digitalizzazione, come farlo e quali strumenti sono necessari per questo percorso.

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La gran parte degli executive che hanno partecipato allo studio considerano la digitalizzazione un fenomeno positivo per il business e per la società:

  • il 75% di loro crede che la digital disruption sia una forma di progresso;
  • il 72% dichiara che consente di dare più valore ai clienti;
  • l 66% ritiene che aumenti il potenziale delle persone.

Allo stesso tempo:

  • il 43% non riconosce i rischi della digital disruption, oppure non li ha affrontati in modo sufficiente;
  • il 25% descrive il proprio approccio alla digital disruption come “proattivo”.

Fra i dodici settori presi in considerazione,  il settore Prodotti e Servizi Tecnologici mostra il maggior potenziale di cambiamento nei prossimi cinque anni.

In generale, il report evidenzia che i settori “data-driven” sono ai primi posti di questa lista, vale a dire:

  • Media & Entertainment
  • Telecomunicazioni
  • Servizi Finanziari
  • Retail

perchè sono i settori che si basano maggiormente sulla Rete per “scambiare” valore digitale – con dati, transazioni, etc.

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In media, i manager delle aziende incumbent in tutti e dodici i settori presi in considerazione hanno ammesso di aspettarsi cambiamenti sostanziali a causa della digital disruption, compresi cambiamenti di market share entro i prossimi cinque anni. Nonostante ciò, lo studio evidenzia che quasi un terzo degli incumbent ha un approccio attendista.

Ma chi sono davvero gli innovatori di maggior successo secondo lo studio.

Sicuramente quelli che utilizzano un approccio “combinatorio” alla disruption: molteplici fonti di valore – costi, esperienza, piattaforma – sono fuse insieme per creare nuovi modelli di business dirompenti e ottenere guadagni esponenziali.

 

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>> Report completo.

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